Il tetto in legno costituisce un modello piacevole sotto il punto di vista estetico oltre che estremamente funzionale.
L’eleganza è sicuramente una delle prima cose che balzano alla vista, ma sono diversi i vantaggi che assicura tale copertura, consistenti nella grande efficienza che assicura.
Caratteristiche e composizione del tetto caldo
Si definisce caldo perché non c’è alcuna presenza di camera d’aria, tutti gli strati che compongono la copertura sono attaccati. Viene considerato il tetto ideale per le coperture piane, ma si può utilizzare anche per quelle inclinate.
Lo stesso può dividersi in sotto categorie di tipologia, ovvero:
- Nel caso in cui non vi sia presenza di isolamento termico, dove il manto impermeabile viene attaccato direttamente alle assi in legno;
- Se si prevede la presenza della parte isolante sarà lei a stare nel mezzo tra i due materiali appena accennati.
Una copertura che viene utilizzata per la maggiore nei casi in cui il sottotetto non fa parte delle zone dell’abitazione che devono essere vissute, con questo tipo di costruzione infatti non si può avere il massimo della resa di tutte le caratteristiche del legno, prima tra tutte l’isolamento termico. Possiamo dire che il tetto caldo è formato da un solo strato di diversi materiali, dunque è l’unica cosa che divide l’interno della casa dall’esterno, per tutto questo ci raccomandiamo che, se si vuole realizzare questa copertura, vengano studiate bene tutte le caratteristiche dell’isolante e del legno per fare in modo che si abbia il massimo della resa anche con la costruzione a caldo.
Caratteristiche e composizione del tetto caldo
Non confondiamo le idee, viene detto freddo ma è più isolante di tutti, solo prende questo nome per la sua camera d’aria interna. Si usa solamente per coperture inclinate ed è tra i più utilizzati perché grazie all’aria che passa internamente dura molto più tempo e risalta al massimo tutte le caratteristiche di questo stupendo materiale che è il legno.
La camera del passaggio dell’aria viene collocata tra lo strato impermeabile e quello isolante. Per realizzare questo passaggio naturale di aerazione vengono inseriti dei listelli sempre in legno, come a costruire un reticolo dove poi appoggiare uno strato orizzontale a chiusura. Esistono coperture con ricircolo d’aria naturale ma anche alcuni con quella forzata, tutto questo è frutto di studio dei progettisti che in base alla zona ed al clima decidono quale sia meglio utilizzare.
Tetto in legno: tipologie
Il tetto in legno è realizzato sovrapponendo vari strati che saranno poi determinanti per il prezzo finale.
Sono diverse le tipologie di tetto in legno, la cui scelta, consigliata da esperti del settore, deve avvenire in base alla struttura ed al tipo di legno scelto.
Innanzitutto sottolineiamo che un tetto in legno può essere piano od inclinato: tuttavia quest’ultima forma è la preferita in assoluto in quanto non presenta il problema del ristagno d’acqua ed ha una maggior durevolezza.
Tetto in legno piano
I tetti piani sono caratterizzati da una pendenza minima, sufficiente per assicurare lo scorrimento dell’acqua fino agli scarichi. Secondo la normativa UNI si definiscono tetti piani quelli con pendenza minore del 5%.
È quindi necessario un sistema d’impermeabilizzazione, costituito da un insieme di strati, la cui scelta dev’essere fatta tenendo conto di alcuni fattori:
- Grado di accessibilità della copertura, con conseguente entità dei carichi;
- Condizioni climatiche che possono danneggiare la copertura, sotto forma di irraggiamento solare, sbalzi termici e temperature elevate;
- Necessità di un isolamento termico all’interno.
I tetti piani possono essere divisi in due gruppi:tetti piani non praticabili. Non sono accessibili alle persone se non per manutenzione;
- Tetti piani non praticabili. Non sono accessibili alle persone se non per manutenzione;
- Tetti piani praticabili. Sono accessibili alle persone e sono dotati di pavimentazione e protezioni contro il rischio di cedimenti.
Tetto in legno inclinato
Viene definito tetto monofalda, od anche a spiovente unico, un tetto costituito da una sola pendenza.
Tetto a spiovente
Costituito da due pendenza che si incrociano dandosi il cambio in corrispondenza della linea di colmo.
Il tetto spiovente a due falde, o per brevità più semplicemente tetto a due falde nel linguaggio tecnico ma anche comune, è un solaio formato da due piani inclinati. Questi si incrociano fra loro a creare dunque una forma che ricorda un libro aperto ma non del tutto, con la costola disposta verso l’alto a formare quello che chiamiamo colmo. Ovvero il punto più alto del tetto. Mentre invece, i due bordi laterali sono le cosiddette gronde.
L’idea alla base del tetto a due falde è data dalle controindicazioni di un tetto ad una sola falda. Infatti, mediamente le coperture hanno un’inclinazione che va dal 25 al 30%. Ovvero, ogni metro lineare di sviluppo dell’edificio, il tetto sale verso l’alto 25 o 30 centimetri.
Tetto complesso
Esistono poi possibilità di realizzare tetti in legno con strutture più articolate e complesse.
Fra le principali vanno sottolineate:
- A padiglione, avente quattro falde, con la gronda su tutto il perimetro, 4 displuvi e un colmo;
Con abbaino, quando viene posta una finestra verticalmente che si apre su tetti a falde inclinate;
Con travi curve.