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Principianti allo sbaraglio: gli errori (comuni) da evitare.

1 – Dove appoggiano le pareti esterne della casa?
Il primo aspetto da prendere in considerazione è il modo in cui le pareti della casa prefabbricata sono appoggiate ed ancorate sui cordoli della platea in cemento armato.

Abbiamo parlato in diverse occasioni dei rischi che l’umidità può comportare per il legno e non è un segreto che all’esterno di una casa possa ristagnare dell’acqua, anche sotto la parete. Quest’acqua è un nemico della parete, sia che si tratti di tavole in X-Lam, sia che si tratti di travi del telaio della struttura. Infatti, la differenza di temperatura tra il cemento delle fondazioni e l’interno della casa, soprattutto nelle stanze più umide, provoca la formazione di condensa interna, che rappresenta

una delle maggiori cause di marciume del legno.

Nell’immagine si vede un cantiere in cui solo il cordolo su cui poggia la parte più esterna della parete è rivestito con la guaina bituminosa impermeabile, mentre la parte interna della struttura appoggia direttamente sul cemento delle fondazioni. Ciò costituisce un errore grossolano che comporterà la formazione di condensa nella parete interna con relativo marciume.

Fondamenta correttamente realizzate.

guaina su cordolo

La soluzione migliore, invece, è quella di isolare preferibilmente l’intera superficie della platea, non solo i cordoli. È fondamentale che l’intera struttura della casa, in particolar modo il pavimento interno, si trovi in posizione più elevata rispetto al piano di calpestio esterno.

Inoltre, siccome anche la guaina impermeabile non è sempre una garanzia di tenuta nel tempo, esistono diversi modi per tenere il legno della struttura più asciutto possibile e lontano dalla base in cemento. Ad esempio, inserire uno strato di legno di larice, particolarmente resinoso e resistente all’acqua, tra la parete e il cemento e realizzare i marciapiedi esterni con una discreta pendenza verso l’esterno per far defluire meglio l’acqua.

2 – I ponti termici
Ponte termico_bulloniUn altro punto da non sottovalutare per garantire che la casa in legno sia efficiente dal punto di vista energetico è l’assenza di ponti termici. Ne abbiamo parlato in modo specifico in questo articolo. Oltre a quelli più evidenti, come i davanzali e le soglie in marmo, esistono ponti termici meno visibili.

Parliamo, ad esempio, dei ponti termici che si creano a livello strutturale, quando, erroneamente, si assemblano le pareti, tra loro e sui cordoli della platea, con lunghi bulloni e piastre in acciaio, invece delle piastre ad “L” corrette. In questi casi il metallo collega l’esterno con l’interno, provocando perdita di calore, ma anche il rischio di formazione di condensa.Ponte termico_cordolo

Un altro punto critico è alla base della parete, in corrispondenza del cordolo in cemento armato. Se questo non è ben isolato e separato dall’ambiente interno, diventa un canale di perdita di calore che viene prelevato dall’interno e ceduto al terreno al di sotto della casa.

3 – Fori sulla parete esterna e flussi di aria.
come abbiamo detto parlando del cappotto termico, possiede di per sé coibentazione ed accorgimenti, necessari a garantire il corretto isolamento, sia termico che acustico, dell’abitazione.

Inoltre, le pareti prefabbricate in legno, a prescindere dal sistema costruttivo utilizzato, sono predisposte per il passaggio degli impianti. Tale predisposizione non compromette la funzione isolante dell’involucro ed è pianificata già dalla fase progettuale.

Quando una casa viene costruita da una ditta non professionale, può succedere che vengano praticati fori direttamente sulla parete esterna per far passare gli impianti o gli scarichi. In questo caso, si vanifica la tenuta termica e acustica della parete e si commette un grave errore funzionale. I ponti termici che ne conseguono possono provocare la formazione di condensa ed intaccare la solidità della parete.

Anche la vicinanza o il contatto dei tubi di scarico con la parete e i fori per ancorare i tubi alla parete esterna, possono formare ponti termici, causare condensa e rovinare, a lungo andare, il legno strutturale.

4 – Isolamento delle pareti interne
Un buon isolamento non dovrebbe essere previsto solo per le pareti esterne, ma anche per quelle interne. Infatti, se le pareti interne sono composte da solo cartongesso e lana di roccia, si rende poco efficiente l’isolamento acustico e termico tra una stanza e l’altra.

Ad esempio, le pareti interne di una casa costruita in X-Lam devono anch’esse essere costituite da pannelli X-Lam e isolanti.

Un’altra imprecisione che compromette l’acustica nella casa è quella di forare le pareti interne in modo sconsiderato. Ne è un esempio il grande foro fatto per accogliere la cassetta dello sciacquone del bagno nella stanza adiacente sarà come essere nella sala da bagno ad ogni scarico.

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